sabato 3 agosto 2013

"Guarda come, sulla distesa del fiume" di Fëdor Ivanovič Tjutčev

Guarda come, sulla distesa del fiume,
lungo il corso delle acque, viventi di nuovo
verso il mare che tutto raccoglie
vagano i blocchi di ghiaccio.

Scintillano iridati al sole,
o di notte, nella tarda oscurità,
si sciolgono tutti fatalmente,
e vanno verso un'identica meta.

E insieme, piccoli e più grandi,
perduta la loro forza primitiva,
tutti, indifferenziati, come forza elementare
si congiungono con l'abisso fatale...

O illusione del nostro pensiero,
tu, umano "Io", non è forse
questo il tuo significato,
non è tale il tuo destino?


Il riflesso del monte Fuji

Allusivamente il monte Fuji viene usato come simbolo dallo zen per indicare il superamento del pensiero dualista, infatti il suo nome può essere letto allo stesso modo di "Fu-ni/ji" ovvero "non due", non uguali, letteralmente “senza pari” . In questa stampa giapponese ukiyo-e ci sono due monti Fuji, ma uno è illusorio, è solo un riflesso. Allo stesso modo il superamento del pensiero dualista nasce dall'intuizione dell'illusorietà (o parzialità/convenzionalità) di ogni distinzione operata dalla mente sulla base delle percezioni sensibili e del linguaggio. Questa stampa invita silenziosamente a conquistare un punto di vista nuovo, una percezione diversa da quella consueta che abbraccia la sostanziale impossibilità di distinguere soggetto e oggetto.


"Yamana-Ka Lake", Yoshida Hiroshi (1876-1950) - 1929.