sabato 21 luglio 2012

L'essenza e l'immagine

... Nella maggior parte dei casi, l'immagine che ognuno ha di sé non è altro che una somma dei ruoli rivestiti e l'Io viene descritto in termini fattuali più che essenziali. Pensiamo alle prime parole scambiate con una persona appena conosciuta. Prescindendo dal motivo che ci spinge a parlarle, la conversazione inizierà quasi inevitabilmente con la domanda: “Che cosa fai nella vita?'; per poi proseguire con un elenco delle cose fatte e dei progetti per l'avvenire: ciò che facciamo e la nostra storia ci descrivono molto meglio di ciò che siamo. Fin da piccoli ci insegnano a identificarci con questo Io convenzionale (il quale viene descritto innanzi tutto dai parenti prossimi, che ci influenzano in maniera spesso indelebile con le loro proiezioni) sezionando durante tutto il corso della nostra vita alcuni eventi come significativi. Saranno proprio tali eventi a costituire la nostra storia, storia sulla quale poggiano le fondamenta di questo illusorio rifugio chiamato 'ego'. ... -  Amanda Morelli



Illuminazione silenziosa


Mo chao ming - del maestro Hung Chih Cheng Chueh (1091-1157)

In silenzio e serenamente, tutte le parole sono dimenticate;
Chiara e vivida, ti compare dinnanzi.
Quando la realizzi, il tempo non ha limiti.
Quando la sperimenti, ciò che ti circonda prende vita.
Particolarmente illuminante è questa vivida consapevolezza,
Piena di meraviglia è la pura illuminazione.
Il sorgere della luna, un fiume di stelle,
Pini ammantati di neve, nubi sospese sui picchi montani.
Nell'oscurità, rilucono di splendore.
Nell'ombra, brillano di una luce meravigliosa.
Come il sogno di una gru che vola nello spazio vuoto,
Come l'acqua limpida e tranquilla di un laghetto autunnale,
Eoni senza fine si dissolvono nel nulla,
Ognuno non distinto dall'altro.
In questa illuminazione ogni sforzo è dimenticato.
Dov'è questa meraviglia?
Luminosità e chiarezza disperdono la confusione
Sul sentiero dell'illuminazion silenziosa,
L'origine dell'infinitesimale.
Per penetrare l'estremamente piccolo,
C'è la spoletta dorata su un telaio di giada.
Soggetto e oggetto si influenzano l'un l'altro.
Luce e buio sono interdipendenti.
Non vi sono né mente né mondo su cui confidare,
Tuttavia i due interagiscono.
Bevi il farmaco della visione corretta,
Batti il tamburo cosparso di veleno.
Quando silenzio e illuminazione sono completi
Uccidere e dare la vita sono mie scelte.
Alla fine si emerge dalla porta.
Il frutto è maturato sul ramo.
Solamente questo Silenzio è l'insegnamento fondamentale.
Solamente questa Illuminazione è la risposta universale.
La risposta è priva di sforzo.
L'insegnamento non lo si ode con le orecchie.
Da un capo all'altro dell'universo, tutte le cose
Sono luminose ed espongono il Dharma.
Si rendono testimonianza l'un l'altra,
Rispondendo alle reciproche domande:
Mutualmente rispondendosi e testimoniando,
Comunicando in perfetta armonia.
Quando l'illuminazione è priva di serenità
Allora sorgono distinzioni:
Mutualmente testimoniando e rispondendosi,
Danno luogo a disarmonia.
Se nella serenità l'illuminazione è perduta,
Ogni cosa sarà vana e secondaria.
Quando l'illuminazione silenziosa è completa,
Fiorirà il loto, il sognatore si desterà.
I cento fiumi scorrono verso l'oceano,
I mille monti fronteggiano il picco più elevato.
Come l'oca che preferisce il latte all'acqua,
Come l'ape operosa che raccoglie il polline,
Quando l'illuminazione silenziosa realizza il principio,
Io tramando la tradizione originale della mia scuola.
Questa pratica è chiamata illuminazione silenziosa.
Penetra ogni cosa, dalla più profonda alla più elevata.